venerdì 28 novembre 2014

Series night: The Mortal Instruments diventa una serie TV!

La vita con le rune sarebbe più facile
La notizia è di qualche settimana fa: la serie "The mortal instruments", creata nel 2007 da Cassandra Clare, diventerà una serie tv
Scaldate gli animi, io a momenti svenivo davanti alla schermata del pc.
*Ok ricomponiamoci un momento*.. possiamo partire.
A dare la notizia è stato Martin Moszkowicz, presidente del consiglio di amministrazione della Constantin (la casa di produzione di TMI), e ovviamente la risposta è: si si e si!
Finalmente una decisione sensata!
Quando hanno annunciato la produzione del film in realtà non avevo letto ancora i libri, ne avevo sentito parlare da un pò di tempo ma per ragioni che anche l'angelo Raziel non comprende non mi aveva incuriosito troppo
Va da se che però poco tempo dopo ci misi comunque le zampine sopra e mi ritrovai completamente affascinata.
La serie è scorrevole e affascinante come poche, ben lontana da essere un capolavoro fantasy sia chiaro, ma era più o meno dai tempi di Harry Potter che non investivo così in dei personaggi.
Insomma mi resi subito conto dell'enorme potenziale, e la stessa sensazione ebbi per Hunger games tempo addietro; ci sono libri che sono fatti per essere rappresentati su uno schermo.
Ma, e qui iniziano i tasti dolenti, dopo la visione del film due pensieri mi hanno affollato la testa: A) probabilmente non hanno ben capito (o non hanno voluto) le atmosfere del libro B) uccidete chi ha scritto lo screenplay per favore (e magari anche un pò chi si è occupato del marketing).

Uh, una bella doccia
Sembrava un film fatto apposta per ragazzine adolescenti e basta. Seriamente.
Sono venuti a mancare elementi fin troppo fondamentali, la cui assenza ha innegabilmente finito per danneggiare il film. Le persone che non conoscevano la storia ne sono uscite confuse, clichè a tutto spiano e atmosfere tutt'altro che inquietanti.
Salvo solo gli effetti speciali e qualche scelta nel cast (Robert Sheehan per Simon è stato imbattibile, e anche Lily Collins con Clary)
Potete quindi immaginare il mio entusiasmo quando ho saputo che avrebbero iniziato tutto da capo! *.* 
Sono convinta che debbano fare un bel recasting, via tutti gli attori precedenti, e puntare su visi nuovi e freschi (non scordatevi la bravura però), che siano in grado davvero di dare giustizia ai personaggi.
Spero anche che si facciano una bella rilettura dell'intera serie, e che chiedano davvero aiuto alla Clare, per comprendere appieno le atmosfere delle serie: che si è molto spesso piacevolmente ironica, ma tocca temi un bel pò dark e molto poco adolescenziali.

E la storia di questi due? Come la mettiamo?
Un altro interrogativo è: quale canale la manderà in onda? Spero non la CW. Lo spero con tutto il cuore, di quel network salvo solo Reign e The Originals dopo il disastro che hanno fatto con le ultime due stagioni di The Vampire Diaries.
Io farei i salti di gioia per canali come HBO e Starz, che ultimamente hanno fatto veramente bene il loro lavoro (se non l'avete fatto date un'occhiata al Trono di spade e Outlander).
Di solito le serie uscite da questi network non si sono risparmiate molto in quanto a tematiche e contenuti, quindi ben vengano. 
Pur di non far trasformare TMI in qualcosa stile Twilight si accetta anche sangue sullo schermo. *GESU'*
Sono troppo curiosa di vedere chi sceglieranno per il personaggio di Jonathan/Sebastian, il cattivo indiscusso che fa sembrare Valentine un pasticcino da tè.  
Per non parlare del fatto che non vedo l'ora di vedere come rappresenteranno Idris e il mondo dell fate/demoni *va in iperventilazione*.
E non dimentichiamoci poi che una serie tv da spazio ad un grande uso di flashback nella storia, e io penso sia indispensabile qui. Vorrei vedere veramente qualche puntata dedicata a Valentine, al circolo e a Jocelyn, penso sarebbe fantastico, non trovate? 
Insomma di carne al fuoco ce n'è per tutti i gusti e, se sapranno fare bene le cose, può uscirne qualcosa di molto interessante.
Si sa che la produzione inizierà a Marzo del 2015 *incrociamo le dita*.
Per riepilogare quello che ho scritto in questo sproloquio, se non si fosse già compreso:

Dean ha sempre la risposta a tutto


mercoledì 19 novembre 2014

Anche le tempeste più forti iniziano con un fiocco di neve


SNOW LIKE ASHES (ENG)

Autore: Sarah Raasch
Titolo originale: Snow like ashes
Genere: Fantasy
Difficoltà lingua: 7
Casa editrice: Harper Teen/Balzer & Bray
Anno: Ottobre 2015 (USA)
Link: Goodreads ; Buy it
Trama: (tradotta)
Sedici anni fa il Regno d'Inverno venne conquistato e la sua gente resa schiava, lasciandoli senza magia e senza monarca. Oggi, l'unica speranza per i cittadini d'Inverno è riposta negli 8 fuggiaschi che riuscirono a scappare, che da allora aspettano l'opportunità per riprendersi la magia d'Inverno e ricostruire il regno.Resa orfana durante la sconfitta di Inverno, Meira ha vissuto tutta la sua vita da rifugiata, cresciuta dal generale Sir. Allenandosi per diventare una guerriera - disperatamente innamorata del suo migliore amico, e futuro re, Mather - farebbe di tutto per aiutare alla nuova ascesa del suo regno.Quando, dopo una spedizione di ricognizione, viene scoperto il luogo dove si trova il medaglione che contiene la magia di Inverno, Meira decide di partire per andare a cercarlo. Finalmente ha l'opportunità di scalare torri, combattere i nemici e servire il suo regno come ha sempre sperato. Ma la missione non va come pianificata, e presto Meira si ritrova all'interno di un gioco di magia nera e politica pericolosa - per poi infine scoprire che il suo destino non le è mai appartenuto. 

"Loro fanno decisioni e modellano il tuo futuro,il trucco è rimanere te stessa nel processo"

Oh, wow.
Ho pensato esattamente questo appena voltata l'ultima pagina.
Di fantasy che mi sono piaciuti ce ne sono stati tanti, ma bene o male quasi nessuno è mai riuscito a conquistarmi completamente. Vuoi per il protagonista, vuoi per il mondo creato dall'autore, molto spesso inutilmente intricato e di scarsa comprensione.
L'unico che è riuscito a generarmi una vera e propria ossessione è Il Trono di Spade, ma Mr. Martin ci sa fare. Si sa.
Fino a quando non ho visto questo libro su Goodreads, la cui descrizione mi ha affascinata dalla prima riga.
Ebbene, non ho potuto fare a meno di innamorarmene completamente durante la lettura.
Snow like ashes è ambientato in un mondo in cui dire che amerei vivere è poco: il regno di Primoria è principalmente diviso in quattro regni, diversificati tra di loro a seconda della stagione che li caratterizza.
Abbiamo infatti Inverno, Autunno, Estate e Primavera. In essi, ognuna di queste stagione fa da padrona assoluta caratterizzando tutto: i colori, le caratteristiche fisiche degli abitanti, le loro occupazioni privilegiate, le loro tradizioni.
Al di quattro regni ne abbiamo altri, tra cui quello di Cordell, i cui abitanti incontreremo nel susseguirsi degli eventi, e che saranno essenziali per lo svolgimento della storia.
Ciò che caratterizza e affascina di più di Snow like ashes è sicuramente l'elemento della magia. Questo mondo ne è intriso.
La magia è principalmente incapsulata in talismani, custodita dai re e regine che ne fanno vario utilizzo. E' la magia che rende gli eserciti più forti, che rende prosperi e sicuri i regni. Ed è una magia simile, diversa e oscura, che accecherà Angra, re di Primavera, nella sua folle conquista del regno di Inverno.
Mentre tutti i cittadini sono resi schiavi o uccisi, gli ultimi 8 superstiti cercano disperatamente un modo per tornare indietro e per conquistare ciò che è stato sempre loro di diritto.
Someday we will be more than whispers in the dark
Ma per farlo è necessario risalire all'esatta ubicazione del talismano magico, l'unica cosa che permetterà loro di riportare il regno di Inverno alla sua antica gloria.
Quando anche quest'ultimo puzzle è risolto, Meira non vede l'ora di partire per andarlo a prendere.
Quanto ho amato questa ragazza. Forte e coraggiosa, con la testa sulle spalle e la voglia di dimostrarsi all'altezza di qualcosa che rimane più grande di lei. Leale e pure in fondo semplicemente una ragazza di 17 anni.
Meira è stata portata via da Sir, generale dell'esercito di Inverno. Un uomo di poche parole, letale quanto la sua bravura in battaglia. E' stata cresciuta come una guerriera da quello stesso generale che in fondo vorrebbe per lei una vita diversa, una vita tranquilla al riparo da spade e battaglie.
Nulla però potrà convincere la ragazza, che accompagnata dalla sua arma preferita, se la vedrà brutta in molte occasioni. Si troverà in situazioni al di la di ogni possibilità apparente di sopravvivenza, a dover tirare fuori tanto coraggio e astuzia. 
Meira è la ragazza che riesce a incastrare passo dopo passo i pezzi di un regno perduto, che riesce a tener duro nonostante spesso gli eventi sembrano volerla relegare ad un ruolo completamente inaspettato, a cui lei non appartiene.
La ragazza la cui esistenza si rivelerà più che essenziale.
Conosciamo anche Mather e Theron. L'uno, compagno di infanzia e avventure di cui Meira è segretamente innamorata da sempre, l'altro è l'erede al trono di Cordell, a cui la ragazza si ritroverà legata in un modo piuttosto inaspettato.
La figura di Theron è quella che mi è piaciuta di più fra i due. Coraggioso e sensibile, un personaggio raro. 
Cioè che mi ha lasciata più colpita è la relazione che si viene a creare tra lui e Meira; in un passaggio intenso della storia Theron non lascia che Meira se ne stia in disparte, non la protegge a tutti i costi, ma anzi la incoraggia a combattere, a prendere parte alla battaglia. Theron è in grado di rendere Meira ancora più forte.
Tutto ciò è semplicemente epico quanto raro, se ci fate caso (insomma, quanti clichè ci sono nei libri da questo punto di vista? Finalmente qualcosa di diverso e reale). 
Devono finire insieme questi due.
Mather.. *meh* non ci siamo. E' indubbiamente affascinante, ma ha dei lati troppo criptici che non mi sono piaciuti. Ci vuole più trasparenza nella vita ragazzo.
Sir è un altro elemento che vi colpirà. Un guerriero a tutti gli effetti, qualcuno che porta sulle spalle il peso della Speranza, quella con la s maiuscola.
Insomma questo un mondo fatto di personaggi viscidi, di persone accecate dall'egoismo e dalla sete di potere. Ma è anche il mondo degli schiavi di Inverno che non hanno abbandonato il sogno della rivincita. 
Snow like Ashes è stata una bella scoperta! Sono spesso tentennante quando si parla di YA fantasy in quanto spesso la parte romance del libro finisce per ricoprire metà degli eventi, ma non è stato questo il caso *urlo di gioia*.
L'unica nota negativa è la caratterizzazione dei personaggi secondari, come per esempio il re Angra. Ma su, possiamo sorvolare per ora.
Oddio, voglio il seguito.
Personaggi: 9,5
Trama: 10
Ambientazione: 10
Sviluppo: 9,5
Giudizio finale: Assolutamente si

giovedì 13 novembre 2014

Adesso è il mio turno di fare del male


THE YOUNG ELITES (ENGLISH)

Autore: Marie Lu
Titolo originale: The Young Elites
Genere: Fantasy, Paranormal
Difficoltà lingua: 6,5
Casa editrice: Putnam Juvenile
Anno: Ottobre 2014 
Link: Goodreads ; Buy it
Trama: (parzialmente tradotta)
"Sono stanca di venir usata, maltrattata e messa da parte”.Adelina Amouteru è sopravvissuta alla febbre del sangue. Una decina di anni fa questa malattia mortale si è diffusa nella sua nazione. Molte delle persone infette sono morte e quelle che sono rimaste vive hanno ottenuto strani marchi.I capelli neri di Adelina sono diventati argentei, con essi le sua ciglia, e ora ha una profonda cicatrice dove un tempo c'era l'occhio sinistro. Il padre crudele crede che lei sia un "malfetto", un abominio che rovina il buon nome della sua famiglia e ostacola la loro fortuna. Ma  si vocifera che molti dei sopravvissuti abbiano ben altro che semplici cicatrici - hanno misteriosi e temibili poteri e, anche se le loro identità rimangono segrete, vengono chiamati Young elites.

Marie Lu, l'hai fatto di nuovo.
Sei riuscita a catturarmi con la tua abilità più grande: scrivere in un modo che definire accattivante è poco.
The Young Elites è stata una bella scoperta, soprattutto a causa della sua protagonista.
Adelina Amouteru non è un'eroina, è una ragazza che vive in uno stato continuo di angoscia, rabbia e paura.
Maltrattata sin da piccola a causa del suo essere diversa, Adelina è prima di tutto una sopravvissuta.
La "febbre del sangue" l'ha lasciata vivere ma le ha anche tolto la possibilità di una vita normale, facendola crescere come un abominio agli occhi del padre, una figura arrogante e assolutamente spregevole.
La notte in cui decide di scappare di casa, dopo aver sentito che la volevano vendere come amante ad un ricco commerciante, segnerà il momento della sua metamorfosi.
L'istante in cui si trasformerà da ragazzina spaventata ad assassina, in cui le sue paure e il suo astio prenderanno la forma di veri e propri demoni pronti ad uccidere chiunque si presenti nel loro cammino.
Sii te stessa. Ma questo lo dicono tutti e nessuno lo crede davvero. Nessuno vuole che tu sia davvero te stessa. Vogliono che tu sia la versione che piace a loro
Così inizia la sua avventura nel dominio di Kenettra, il suo tentativo di fuga verso la capitale, Estenzia, e la cattura da parte dell'Inquisizione.
Ma Adelina non finirà impiccata davanti ad una folla gioiosa di gente, verrà salvata. Ed è qui che la storia inizia davvero, dall'incontro con Enzo Valenciano e la società segreta del Pugnale (The Dagger society).
Ci si muove tra corridoi sotterranei e sale riccamente decorate, dove il lusso fa da padrone e grazie al quale ci si nasconde bene.
Feste sfarzose e cortigiani d'eccellenza come Raffaele, a cui verrà dato l'incarico di occuparsi dell'addestramento di Adelina.
Sarà infatti Raffaele, in grado di percepire il potere degli altri Elites, ad accorgersi del potenziale terribile della ragazza.
Se Enzo governa il fuoco e altri personaggi riescono a muoversi più veloce del vento, è Adelina a possedere il potere più temibile di tutti: riesce a creare illusioni.
Illusioni di morte, pericolose e da incubo che la divoreranno e porteranno in un cammino scivoloso.
Ognuno ha i suoi tornaconti personali, a partire proprio da Enzo. Non faccio spoiler, ma vi stupirete della facilità con la quale amerete questi personaggi, nonostante le loro intenzioni spesso siano tutto fuorchè buone.
Interessante è anche il personaggio di Teren Santoro. 
Complicato e ben costruito, leader della spietata inquisizione, che in realtà possiede il segreto più grande di tutti.
Se gli Young Elites si ribellano e combattono contro coloro che vogliono ucciderli, Teren si massacra a colpi di cilicio e odia ciò che questi ragazzi rappresentano. 
Tra tutti ho amato particolarmente la caratterizzazione di Enzo e Adelina. Ad entrambi è stato tolto qualcosa di importante e devono riuscire a sopravvivere.
Sono vulnerabili, schivi e crudeli quasi quanto la vita lo è stata con loro.
E allo stesso tempo, nonostante come lettrice sia stata portata a giustificarli in tutto e per tutto, è difficile trovare in loro qualità di redenzione.
Sono entrambi condannati, perchè non c'è libertà dalla rabbia e non c'è salvezza alcuna nel perpetrare morte e dolore.
Ho trovato la storia complessa e ben edificata nell'insieme, con le ultime pagine a fare indubbiamente da protagoniste.
Unica nota dolente è la costruzione di un mondo in cui avrei voluto più background (Lo capirete specialmente nell'epilogo), cosa per me essenziale in un fantasy.
E' inutile però negare che la scrittrice abbia fatto nuovamente centro; The Young Elites è un fantasy scorrevole e molto gradevole, con un tocco di rinascimento italiano che vi consiglio assolutamente di leggere. 


Personaggi: 8
Trama: 8
Ambientazione: 7,5
Sviluppo: 8
Giudizio finale: Assolutamente si

lunedì 10 novembre 2014

Interstellar + science facts

E' il secondo Lunedì di fila che posto una recensione di un film. Però è anche vero che leggendo capirete il perchè, e lo capirete ancora più guardandolo al cinema. 
PS: In settimana arriveranno succosissime recensioni libresche ^^


THE MOVIE:

Regia: Christopher Nolan
Cast: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine
Anno: Novembre 2014
Blu Ray, DVD e digitale: N/A
Durata: 170 minuti
Budget: 165 milioni $
Box office: 132,2 milioni $ (non definitivo)
Rating 9,5/10








"Noi non siamo destinati a salvare il mondo, siamo destinati a lasciarlo"

Siamo in un futuro non precisato sul pianeta Terra e tutto sta morendo. La festa sta finendo, le luci si spengono, la musica si interrompe e il silenzio regna nuovamente.
Quel ragazzo con l'asma non vivrà molto, non che l'asma di per se sia la responsabile, ma l'aria è diventata cattiva e la polvere oramai intossica qualsiasi cosa.
E non c'è più molto da mangiare perchè sai, ci siamo mangiati tutto. E le università non accettano più tanti iscritti perchè, come ci si potrà immaginare, il bisogno è più forte di qualsiasi intelletto. Abbiamo bisogno di agricoltori, mica di filosofi.
Interstellar parte da qui, da una situazione ormai irreversibile, da un qualcosa privo ormai di speranza, per darvi invece un messaggio chiaro: la soluzione c'è, sempre. Ma forse non è quella che ci aspettiamo.
Lo sa bene Cooper (uno strepitoso McConaughey), che si ritrova a partire su uno shuttle NASA quando 2 ore prima non sapeva neanche che la NASA esistesse ancora. Perchè in un mondo morente cosa vuoi che ce ne facciamo dei sogni, delle stelle e degli ingegneri?

Eppure lo sappiamo un pò tutti che la nostra ultima reale soluzione saranno proprio le stelle. Quasi che il cielo fossi li da sempre a ricordarcelo, in ogni dannatissima ora della nostra vita.
E lo sapeva anche quel tizio che ha lasciato che la NASA esistesse ancora, e con lui il dottor Brand quando chiede a Cooper di partire assieme alla figlia di Brand, a Romilly e Doyle. Non sono i primi a partire per questo viaggio disperato, ma sono gli ultimi a tentare e a riuscirci. 
Così si parte, attraverso scenografie spettacolari, attraverso un wormhole accuratamente dettagliato, si parte per un altro universo. Come quando ci mettiamo in testa di voler andar via anche noi per trovare una nuova vita altrove. 
Alcuni di noi magari lasceranno tutto, genitori, figli, amici. E il tempo non è dalla nostra parte, diciamocelo, non lo è quasi mai stato. 

Così capita che se stai solo un'ora su un pianeta con un gravità maggiore, il tempo passerà molto più lentamente per te. E ti accorgerai che tua figlia è cresciuta nel frattempo, perchè sulla terra di anni ne sono passati 23.
E a nulla valgono le promesse fatte, quei "tornerò" sussurrati ma mai esplicitamente pronunciati. Perchè improvvisamente sono parole troppo grandi, troppo costose.
Interstellar è il viaggio di un gruppo di esseri umani verso la salvezza, ma è anche il viaggio di un padre lontano dai figli. Una sorta di Odissea senza Penelope, se volete. 
E' la storia di due bambini che non cresceranno con il loro papà e che ne risentiranno per sempre. Sono vite che si muovono su un filo spinato, l'una persa all'interno dello spazio-tempo, in bilico sulle leggi spietate della relatività, le altre vittime della vita e dell'abbandono. E' un gita all'interno di noi stessi, di quel nostro essere eroi forse, egoisti molto probabilmente. 
Più semplicemente, di chi si sacrifica, di chi sa che dovrà sacrificarsi.

E' un film che fa innamorare della fisica e delle sue leggi terrificanti.
Di quel buco nero che risucchia tutto ciò che arriva vicino.
E' nell'ultima mezz'ora del film che assistiamo al sacrificio di Cooper, al suo gettarsi letteralmente nell'orizzonte degli eventi. 
Viene quasi da trattenere il fiato alla visione di quei minuti passati nella singolarità, all'interno del buco nero.
E si trattiene ancora di più il respiro quando ci rendiamo conto di cosa sta succedendo lì dentro, dove spazio e tempo sono la stessa cosa. Dove l'uno diventa il veicolo dell'altro e allo stesso tempo ci rendiamo conto che nessuno dei due è definito come pensiamo.
Tutto assomiglia ad un elastico che si avvolge e si svolge, dove il futuro si riallaccia al passato (Geniale Nolan a creare questa ambivalenza), e l'unica cosa costante sono forse i sentimenti.
Dove, per fortuna, vince il sogno di quel tizio che portò la NASA all'interno di un bunker segreto.
Interstellar vi farà emozionare se saprete dargliene possibilità.
Nonostante la lunghezza, nonostante la confusione che potrà generarvi per via di concetti forse troppo difficili da spiegare in 3 ore di film (è un progetto molto ambizioso questo, signor Nolan).
Tutto di questa relatività vi affascinerà, quando scoprirete che anche voi vorreste entrare dentro la quinta dimensione per riallacciarvi in qualche modo al passato. 
Per dimenticarvi che in fondo il tempo scorre solo nel futuro. Forse.

LA SCIENZA DIETRO AL FILM:

Inutile da nascondere, queste sono 3 ore che devono essere comprese nel loro tecnicismo per apprezzarle. 
Non mi dilungherò in concetti che sarebbero difficili da riassumere un post, ma al contrario vi rimando ad una serie di link/programmi assolutamente da vedere se vi affascinerà come spero. 
Here we go:


- L'unico ed inimitabile dottor Kaku. All'interno del suo sito troverete ampie sezioni dedicate alla scienza dei viaggi interstellari (insomma, sono possibili o no? Allo stato attuale no, ma...).
- Vi presento Kepler, la sonda che probabilmente scoprirà la vostra prossima casa.
- Discovery vi offre la visione di un interstellar con i piedi piantati a terra (Bonus: è narrato da quel figurino di McConaughey ^^)
- Interessati alla fisica dell'impossibile (o del possibile) ? Siete accontentati, questo canale è da vedere.
- Cosa ha funzionato e cosa no di questo film? Scientificamente parlando, scopritelo qui
- Personalmente vi consiglio la visione di "2001: Odissea nello spazio" di Kubrick, "Contact" di Robert Zemeckis, la serie "Star Trek" (e i relativi film). Ci sarebbe anche Gravity.. 
- Qui e qui trovati schemi riassuntivi per ricomporvi i neuroni dopo la visione.
- Curiosi di saperne di più sui buchi neri? Niente paura
- In generale googlate "viaggi interstellari" e divertitevi
- E qui la mia faccia durante il film.

BUONA SCIENZA.

lunedì 3 novembre 2014

Guardians of the Galaxy + Marvel Universe intro




THE MOVIE:


Regia: James Gunn


Cast: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Karen Gillian, Glenn Close, Benicio Del Toro, Michael Rooker, Djimon Hounsou, John C. Reilly
Anno: Agosto 2014 (Stati Uniti), Ottobre 2014 (Italia)
Blu Ray, DVD e digitale: 18 Novembre, 9 Dicembre 2014
Durata: 122 minuti
Budget: 170 milioni $
Box office: 765.1 milioni $
Rating: 9,5/10





"Si chiamano i Guardiani della Galassia""Una banda di idioti".

Qualcuno può dire che non c'è niente di nuovo sotto al sole. Gli eroi, i supereroi sono quello che sono: formidabili, indomabili, inafferabili e scevri di qualsiasi paura.
Voglio dire, Thor lo è così come anche Capitan America. Loro sono giusti, fanno parte dei vendicatori in fondo: "Earth's mightiest heroes", gli eroi più forti.
I duri e puri della situazione. 
Però mi sono sempre detta che in fondo sembrava o troppo facile o troppo finto. Sembravano non provare timore, nessun rancore, nessuno sforzo.
Insomma si, ci si annoia da queste parti, vado a salvare il mondo da un pazzo scatenato che vuole annichilire l'umanità.
Quando ho visto Peter Quill la prima reazione che ho avuto è stata: e questo cosa ci fa qui? Ha sbagliato luogo e ora evidentemente.
Rocket e Gamora sono entrambi geneticamente modificati, lei addestrata che neanche un soldato in guerra (con evidenti problemi familiari), lui un cacciatore di taglie perennemente impegnato a procacciarsi la preda più costosa. Al suo fianco c'è Groot. Un personaggio che sembra uscito dall'immaginario più immaginativo che ci sia, una pianta che per tutto il film ha una sola battuta e che alla fine sarà chiamata a fare il sacrificio più grande. E poi c'è Drax. Drax il distruttore. Un uomo ossessionato dalla vendetta, un uomo a cui sono state strappate moglie e figlia in modo brutale e spietato.

Effettivamente sono tutti un pò ossessionati in questo film, tutti un pò vittime delle loro stesse tragedie.
Ed è così che ci ritroviamo a seguirli passo dopo passo. 
Dal carcere di massima sicurezza (che poi così sicuro non sembra), alla landa desolata di Morag, a Knowhere, fino ad arrivare a Xandar, base della Nova Corps (la polizia galattica).
Guardiani della Galassia è un viaggio disperato contro il tempo per cercare di fermare la follia di Ronan, per evitare la distruzione di Xandar e riporre una delle cinque potentissime gemme dell'infinito in un luogo sicuro. Lontano da Thanos, lontano da tutto.
E' un film che parla di sacrifici e di come le seconde possibilità non manchino mai nella vita. 
Sono 122 minuti intrisi di scenografie spettacolari che rendono il tutto vivo e innegabilmente affascinante.
Ma Guardiani della Galassia è sopratutto il film che parla di normalità. Di sentimenti reali come rabbia e vendetta. Di eroi veri che in realtà non vorrebbero proprio esserlo, riluttanti e scapestrati come sono.
"Perchè vorresti salvare la Galassia!?""Perchè sono uno degli idioti che ci vive!"
Questi personaggi, che non hanno motivazioni gloriose, che non sono scesi dall'Olimpo e non hanno voglia di stare insieme; che, a dirla tutta, non disdegnano neanche interessi così poco eroici come il denaro. (Greed is good, direbbe Gordon Gekko)
Ma loro si superano in qualche modo, riescono a vedere improvvisamente il bene e lo seguono rimanendo veri con loro stessi, non perdendo neanche la loro naturale ambiguità.
"La vita ci ha dato una seconda possibilità""Per fare cosa?""Qualcosa di buono, qualcosa di cattivo, un pò di tutti e due" 
Forse questi guardiani piacciono proprio perchè sembrano un pò tutti e cinque fuori posto e impreparati. Un pò come lo siamo tutti noi a fasi alterne. E noi, come loro, alla fine dobbiamo comunque uscire fuori da quella porta.


THE MARVEL UNIVERSE
Tutto è connesso.

Anche se le radici della Marvel hanno inizio nel 1939, quando ancora si chiamava Timely Publications, sarà solo nel 1961 che prenderà il nome noto ad oggi, anno in cui Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko pubblicano "i Fantastici Quattro".
Chi di voi non ha mai sentito parlare di eroi come gli X-men, di Spider Man, Wolverine, Iron Man, Hulk, Thor, Capitan America, Miss Marvel e i Vendicatori? Dei cattivissimi per eccellenza come Loki, Magneto, Thanos, L'incantatrice, Ultron (il prossimo villain contro cui dovranno vedersela gli Avengers a Maggio), Apocalypse (prossimo villain degli X-Men), Fenice Nera solo per citarne alcuni. 
Quando parliamo di universo Marvel ci stiamo riferendo nello specifico a come le storie di ogni singolo supereroe/gruppo di supereroi si intreccino le une con le altre.
Anche chi li ha conosciuti solo nella loro cinematografia se ne sarà reso conto già dal primo film di Iron Man, quando nella scena finale Nick Fury è impegnato a convincere un riluttante Tony Stark che A) lui non è l'uico supereroe al mondo ("Lei fa parte di un universo più grande che ancora non conosce"), e B) dovrebbe unirsi agli Avengers, appunto. Insomma, un piccolo favore non si nega a nessuno.
Sono sopratutto le scene extra presentate dopo i titoli di coda, a racchiudere sempre o un collegamento ad un altro universo o un suggerimento alla trama del film successivo.
E così si scopre l'esistenza dello SHIELD attraverso Iron Man e Thor, (lo SHIELD stesso ha ottenuto una sua serie TV che ha il compito di fare da ulteriore ponte a tutti i film).
Nell'ultimo Capitan America (The Winter Soldier), gli eventi all'interno della organizzazione si sono amalgamati perfettamente con quelli della serie TV "Marvel Agent's of SHIELD", facendo maggior chiarezza su come HYDRA si fosse infiltrata al suo interno. 
Altro cross-over sarà quello del prossimo Avengers. Se avete visto il trailer di Age of Ultron, avrete sicuramente notato la presenza di due personaggi nuovi un pò diversi dal resto del cast originario. Non faccio spoiler, ma sono figli di qualcuno che abbiamo imparato a conoscere molto bene in questi ultimi 15 anni cinematografici di Marvel.
E muoio dalla curiosità di vedere come e se saranno unite le due storie (anche se dubito, i due merchandising sono prodotti da case cinematografiche diverse *sigh*).
Gli after credit di Guardiani della Galassia non mi hanno fatta impazzire di gioia, al contrario di quelli presentati alla fine di Winter Soldier o dell'ultimo degli X-Men.
E tanto per rimanere in tema sappiate che i nostri Guardiani si incontreranno (scontreranno?) prima o poi con gli Avengers. 
Perchè Thanos ha tanto tempo libero a quanto pare e, non si sa com'è, ma la Terra c'è sempre di mezzo in qualche modo.
Punto tutto su una New York rasa al suolo con tanto di statua della libertà incenerita.
Punto anche sul fatto che stavolta sarà un procione parlante a salvare la giornata.
E poi di nuovo tutti dal kebabbaro su, che Tony Stark ha fame.