M O V I E / R E V I E W
In cui ho bisogno di parlare tanto, ma proprio tanto
INSURGENT
Defy Reality
Regia: Robert Schwentke
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Naomi Watts, Ansel Elgort, Miles Teller, Octavia Spencer, Jay Courtney, Zoe Kravitz, Mekhi Phifer, Maggie Q, Daniel Day Kim
Anno: Marzo 2015
Genere: Sci Fi, Futuristico, Distopico, Azione
Colonna sonora: Joseph Trapanese, M83, Lykke Li, Imagine Dragons, Woodkid
BluRay, DVD & digitale: N/A
Durata: 119
Budget: 110 milioni $
Box office: 179,554 milioni $ (Distribuito dal 20 Marzo, in corso)
Rating personale: 68%
C'è una guerra in ognuno di noi
B E S T / Q U O T E
"Non combatterò contro di te." - "Certo che no. Combatterai contro te stessa."
Insurgent, quanto ti ho aspettato.
Insurgent, quanto sei difficile da recensire.
Insurgent, quanto sei difficile da recensire.
Questa sarà una di quelle volte in cui il mio cuore e la mia testa vagano in direzioni diverse.
Quanti tra voi hanno già visto Insurgent forse comprenderanno quanto la critica a questo film debba essere sviluppata su due piani diversi: da una parte l'adattamento libro - film, dall'altra la pellicola in se per se.
Quanti tra voi hanno già visto Insurgent forse comprenderanno quanto la critica a questo film debba essere sviluppata su due piani diversi: da una parte l'adattamento libro - film, dall'altra la pellicola in se per se.
Perchè, direte voi? Perchè libro e film sono due mondi piuttosto diversi per qualsiasi adattamento cinematografico che si vada ad affrontare, ma in particolar modo credo lo sia nel caso di Insurgent.
Inizio immediatamente col dire che il film mi è piaciuto.
Fin dall'inizio è alta tensione: grazie ad un flashback seguiamo Trist, Quattro e Caleb mentre arrivano al quartier generale dei Pacifici, all'interno di una radura suggestiva.
La regia ci regala cinque minuti di pace per poi travolgerci di emozioni: paura, ansia, rabbia, dolore.
Il dolore che perseguita Tris, la rabbia di Tobias (quanto odio la traduzione fonetica del suo nome da 1 a 10? infinito), il doppio gioco di Peter e la cattiveria di Caleb.
Jeanine Matthews (una Kate Winslet sempre superba nel ruolo di cattiva, algida, perfetta), nella sua follia, la sua ricerca disperata del "Divergente perfetto". Colui in grado di aprire la scatola e il segreto ivi custodito...
La scatola, appunto. Il primo problema. Io non la ricordo. Ho letto Insurgent quasi due anni fa e a meno che la memoria non mi inganni la storia del messaggio era leggermente diversa e, a mio parere, molto più scioccante.
Questo è uno dei primi difetti che non riesco proprio a mandare giù. E non perchè sia stata creata dal nulla una scatola che in realtà non esiste, ma proprio perchè la storia dietro è stata stravolta, ammazzando, lasciatemi passare il termine, un finale altrimenti molto più ricco di suspence.
Niente da dire sulla tecnica cinematografica, che a molti piacerà e altri troveranno un pò convulsa ed eccessivamente improntata all'uso dei CGI, degli effetti speciali in generale. Personalmente li ho trovati impeccabili.
Le simulazioni a cui Jeanine sottopone i divergenti sono ciò che più mi è piaciuto. Ho sempre trovato affascinante l'invenzione di questi test ma avevo timore circa il loro adattamento cinematografico: devo dire che nè divergent nè insurgent mi hanno delusa.
Frame dopo frame veniamo introdotti alle varie fazioni della Chicago del futuro, Candidi ed Esclusi tra tutti. Lasciatemelo dire, chiunque abbia creato il set degli esclusi ha fatto un lavoro con i fiocchi.
Non lo avevo visualizzato in questo modo, e devo dire di essere rimasta piacevolmente colpita: era perfetto. Confusionario e vissuto, pieno di ricordi e di oggetti grazie ai quali anche chi non ha un'identità prefissata nel sistema riesce a sopravvivere. Ho trovato la scena in cui ci viene presentata la madre di Tobias un pò anti climatica invece. Avrei preferito un andamento diverso, un Tobias inconscio della sorte toccata alla mamma. La scelta degli scrittori ha un pò rovinato questa sequenza a mio avviso. Nulla da dire invece sulla scelta di Naomi Watts per il ruolo di Evelyn, l'ho trovata molto brava.
Ho apprezzato molto anche Daniel Day Kim e Octavia Spencer: entrambi attori validissimi, nei panni del capo degli candidi e del leader dei pacifici (nonostante la Spencer sia stata usata troppo poco, Joanna aveva un ruolo più sostanziale nel libro!)
E visto che parliamo dei candidi.. il test su Tris. Il primo delle tante simulazioni che dovrà subire... volevo piangere insieme a lei. Ho detto abbastanza.
Le scene che coinvolgono Tris sono intense, tristi e introspettive. La sua vergogna riesce a trapelare perfettamente, così come il suo timore, ciò che la perseguita e la rende pericolosa e fragile allo stesso tempo.
Tris è un personaggio complesso, eternamente diviso tra due modi di essere apparentemente così diversi: compassione e coraggio, violenza e altruismo.
Vive nel ricordo dei suoi genitori, gli stessi che si sono sacrificati per lei. Vive nel tormento di dover ripagare ciò che a lei è stato donato.
Altri personaggi rilevanti sono Peter e Caleb. Il primo lo amo in tutto e per tutto. Il secondo se finisse sotto un treno mi susciterebbe gioia.
E credo che l'opinione sia diffusa.
Piccola nota sul finale e sulla mia opinione generale circa l'adattamento dal libro: molte cose sono state indubbiamente cambiate. Alcune hanno permesso al film di risultare più fluido, altre mi hanno lasciata perplessa solo in un primo momento. In particolare mi riferisco al personaggio che uccide Jeanine; in un primo momento ho pensato che fosse un'ennesima scelta sbagliata, ma alla fine credo che sia invece proprio l'opposto. HABEMUS CLIFFHANGER DECENTEM.
(Andate a vedere il film, se avete letto anche il libro capirete perchè)
La regia ci regala cinque minuti di pace per poi travolgerci di emozioni: paura, ansia, rabbia, dolore.
Il dolore che perseguita Tris, la rabbia di Tobias (quanto odio la traduzione fonetica del suo nome da 1 a 10? infinito), il doppio gioco di Peter e la cattiveria di Caleb.
Jeanine Matthews (una Kate Winslet sempre superba nel ruolo di cattiva, algida, perfetta), nella sua follia, la sua ricerca disperata del "Divergente perfetto". Colui in grado di aprire la scatola e il segreto ivi custodito...
La scatola, appunto. Il primo problema. Io non la ricordo. Ho letto Insurgent quasi due anni fa e a meno che la memoria non mi inganni la storia del messaggio era leggermente diversa e, a mio parere, molto più scioccante.
Questo è uno dei primi difetti che non riesco proprio a mandare giù. E non perchè sia stata creata dal nulla una scatola che in realtà non esiste, ma proprio perchè la storia dietro è stata stravolta, ammazzando, lasciatemi passare il termine, un finale altrimenti molto più ricco di suspence.
Niente da dire sulla tecnica cinematografica, che a molti piacerà e altri troveranno un pò convulsa ed eccessivamente improntata all'uso dei CGI, degli effetti speciali in generale. Personalmente li ho trovati impeccabili.
Le simulazioni a cui Jeanine sottopone i divergenti sono ciò che più mi è piaciuto. Ho sempre trovato affascinante l'invenzione di questi test ma avevo timore circa il loro adattamento cinematografico: devo dire che nè divergent nè insurgent mi hanno delusa.
Frame dopo frame veniamo introdotti alle varie fazioni della Chicago del futuro, Candidi ed Esclusi tra tutti. Lasciatemelo dire, chiunque abbia creato il set degli esclusi ha fatto un lavoro con i fiocchi.
Non lo avevo visualizzato in questo modo, e devo dire di essere rimasta piacevolmente colpita: era perfetto. Confusionario e vissuto, pieno di ricordi e di oggetti grazie ai quali anche chi non ha un'identità prefissata nel sistema riesce a sopravvivere. Ho trovato la scena in cui ci viene presentata la madre di Tobias un pò anti climatica invece. Avrei preferito un andamento diverso, un Tobias inconscio della sorte toccata alla mamma. La scelta degli scrittori ha un pò rovinato questa sequenza a mio avviso. Nulla da dire invece sulla scelta di Naomi Watts per il ruolo di Evelyn, l'ho trovata molto brava.
Ho apprezzato molto anche Daniel Day Kim e Octavia Spencer: entrambi attori validissimi, nei panni del capo degli candidi e del leader dei pacifici (nonostante la Spencer sia stata usata troppo poco, Joanna aveva un ruolo più sostanziale nel libro!)
E visto che parliamo dei candidi.. il test su Tris. Il primo delle tante simulazioni che dovrà subire... volevo piangere insieme a lei. Ho detto abbastanza.
Le scene che coinvolgono Tris sono intense, tristi e introspettive. La sua vergogna riesce a trapelare perfettamente, così come il suo timore, ciò che la perseguita e la rende pericolosa e fragile allo stesso tempo.
Tris è un personaggio complesso, eternamente diviso tra due modi di essere apparentemente così diversi: compassione e coraggio, violenza e altruismo.
Vive nel ricordo dei suoi genitori, gli stessi che si sono sacrificati per lei. Vive nel tormento di dover ripagare ciò che a lei è stato donato.
Altri personaggi rilevanti sono Peter e Caleb. Il primo lo amo in tutto e per tutto. Il secondo se finisse sotto un treno mi susciterebbe gioia.
E credo che l'opinione sia diffusa.
Piccola nota sul finale e sulla mia opinione generale circa l'adattamento dal libro: molte cose sono state indubbiamente cambiate. Alcune hanno permesso al film di risultare più fluido, altre mi hanno lasciata perplessa solo in un primo momento. In particolare mi riferisco al personaggio che uccide Jeanine; in un primo momento ho pensato che fosse un'ennesima scelta sbagliata, ma alla fine credo che sia invece proprio l'opposto. HABEMUS CLIFFHANGER DECENTEM.
(Andate a vedere il film, se avete letto anche il libro capirete perchè)
P E N S I E R I / F I N A L I
Anche se lontano dall'essere un'esecuzione perfetta, Insurgent riesce a regalare 120 minuti di pura azione che terranno incollati alla sedia anche i più scettici.
Un consiglio: Lasciate a casa la realtà.